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M U R P H Y
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Non sono numerose le bevande locali, poche ma buone a mio parere. I liquori nazionali, originali e da non perdere, sono la “boukha”, un’acquavite di fichi e il thibarine digestivo a base di datteri. La preparazione di quest'ultimo, pare non essere delle piu' raffinate, e si narra di leggende circa la "masticazione" dei datteri poi messi a macerare in alcool. E su questo particolare potrebbe aprirsi un dibattito... personalmente non ci credo, forse sarà stato un sistema antico e familiare. Il digestivo più è "vecchio" più è pregiato e piacevole, paesi che vai, usanze che trovi. Tra gli ottimi vini prodotti in particolar modo nella regione di CAP BON, rosè o rossi, ricordiamo il Coteaux de Carthage, Tyna, Magon, Gris de Tunisie; tra i bianchi il Moscato di Kelibia. Per quanto riguarda le bevande, sono diffuse le bibite più comuni; la birra locale (“Celtia” è la più diffusa) costituisce una inaspettata e gradita sorpresa. Birra, liquori e superalcolici esteri, serviti soprattutto negli hotel, sono assai cari. Tra le bevande più diffuse, il té aromatico alla menta e il caffè turco dall’aroma spesso profumatissimo. Il tè alla menta è un vero e proprio rito: i tunisini sono soliti berlo caldissimo, anche se le temperature esterne superano i 40°. Consiglio vivamente i due digestivi da bere molto freddi, addirittura ghiacciati e la birra celtia... leggera ma molto amabile soprattutto d'estate.
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