Escursioni giornaliere in Tunisia

un piccolo omaggio di Ugo

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. M U R P H Y
     
    .

    User deleted


    "Sono tornato da una decina di giorni dalla Tunsia e raccolgo l’invito dell’amico Murphi che dal forum mi chiede di dare qualche notizia oltre a quanto già scritto lì. Eravamo (io, mia moglie e due ragazze di 11 e 15 anni) a Mahdia e da lì abbiamo fatto l’escursione a Tunisi, Cartagine e Sidi Bou Said. E’ stato un bel giro anche se, per forza di cose, un po’ a “tambur battente”: si vede tutto quello che c’è di importante da vedere ma ovviamente è impossibile fermarsi a girare se c’è qualcosa che interessa più di altro perché bisogna rispettare tempi e orari. Ad esempio, a Sidi Bou Said ci è stato proposto di visitare una casa al suo interno, era facoltativo e l’abbiamo fatto: è stato interessante e bello da vedere – anche se forse un po’ troppo su misura per turisti – ma questo non ci ha poi lasciato il tempo di girare per le vie del paese curiosando tra i negozietti (le mogli si lamentavano ….i mariti un po’ meno!! ). Non ci siamo informati per il noleggio di una macchina, forse sarebbe da valutare ……..non saprei.
    Il giro più bello è stato senz’altro il magico Sud. Abbiamo visto Kairouan – con immancabile visita ai fabbricanti di tappeti – Tozeur, le oasi di montagna di Chebika e Tamerza, il lago salato Chott el Jerid, Douz, Matmata e, rientrando, El Jem con il suo anfiteatro. E’ stato stupendo ed abbiamo davvero potuto vedere la Tunisia nei suoi aspetti più diversi. Le oasi di montagna, raggiunte con le jeep da Tozeur, sono davvero da non perdere, ti proiettano in un’atmosfera magica e fantastica dalla quale è bello lasciarsi trasportare. Per raggiungere Douz abbiamo attraversato Chott el Jerid (lago salato): è difficile descrivere la particolarità del bellissimo paesaggio; rimane impresso negli occhi il candore abbagliante di un’immensa distesa bianca di sale, con macchie di colore rosso, verde e blu dovute alla forte concentrazione di minerali nel terreno. Avvicinandosi a Douz il paesaggio cambia e si comincia a prendere coscienza del fatto che il Sahara è proprio a 2 passi. Non si poteva certo arrivare fin qui senza fare la “cammellata” nel deserto al tramonto e quindi anche noi, con il nostro gruppo, abbiamo formato la nostra brava carovana e ci siamo inoltrati tra le dune. Sappiamo tutti che anche queste piccole escursioni sono fatte apposta per i turisti ma sarebbe comunque un vero peccato non farle!
    Il giorno dopo abbiamo potuto – con grande gioia delle consorti – dedicare un po’ di tempo al mercato di Douz (che si svolge il giovedì) riuscendo così ad entrare un po’ di più nella vita tunisina. Cammelli e cavalli, capre, galline, conigli ma anche vestiti, spezie, ceramiche e thè, il tutto condito da profumi, suoni, rumori e confusione generata anche dai richiami dei venditori. A proposito di acquisti, la contrattazione è d’obbligo dovunque e la guida ci ha detto che In linea di massima, se si conclude un acquisto pagando una cifra pari ad 1/3 o 1/4 rispetto a quanto viene chiesto inizialmente, si può dire di aver pagato un giusto prezzo. Ovviamente è solo un’indicazione generale ma a noi è servita per sapere fino a quanto potevamo “tirare” e contrattare, senza esagerazioni.
    Ci allontaniamo dalla sabbia del Sahara, attraversando una zona montuosa e deserta dove il paesaggio comincia a cambiare mostrandoci improvvisamente le case troglodite scavate nella montagna di Matmata.
    Anche qui vale veramente la pena di fare una sosta per visitare l’interno molto particolare delle abitazioni dove la vita prosegue, pur con qualche piccola modernità, scandita da ritmi e modi di altri tempi.
    Voglio spendere ancora due parole sul cibo, argomento molto discusso. Anche durante il viaggio al sud ci siamo trovati bene dando per scontato comunque che bisogna adattarsi ai posti in cui ci si trova; inoltre l’onnipresente “cous cous” l’abbiamo trovato addirittura migliore proprio a Matmata. E’ stato necessario non andare troppo per il sottile riguardo alla pulizia del locale nel quale abbiamo mangiato….. ma forse anche questo è Tunisia !!!!!!!!
    In conclusione posso dire sinceramente che l’esperienza tunisina è stata più che positiva. E’ stata la nostra prima volta e non è detto che non ci si torni…… . chissà. Penso che tornare una seconda volta possa permettere di apprezzare ancora di più questo meraviglioso paese, soffermandosi a gustare quegli aspetti che al primo colpo inevitabilmente sfuggono e che riaffiorano dopo, al rientro, quando vengono in mente angoli, momenti e luoghi particolari sui quali si rimpiange di non essersi soffermati di più.
    Opss….. mi rendo conto di aver scritto un piccolo poema…pardon…..spero di non avervi annoiato. Un saluto a tutti e buon viaggio."

     
    .
0 replies since 16/9/2005, 16:04   1211 views
  Share  
.